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TRABOCCA

 

Una produzione TCP Tanti Cosi Progetti

 

di e con Antonella Piroli

 

TRABOCCA è un breve evento per pochi spettatori per volta: 4 minuti per 4 spettatori.

La sua scrittura si ispira a TURANDOT di Puccini, a NON IO di Beckett e a PROGETTO DI UN PRELUDIO di R. Walser.

 

“Anche la Piroli si è riproposta con un nuovo “oggetto”, l’azione di una donna-baldacchino immobile in posa da trono baconiano mentre la luce evidenzia soltanto la bocca: insomma è l’attrice trasformata in cavità infernale beckettiana con l’ipnotico e denso Trabocca, quando “divora” piccoli arti umani come fossero frammenti di parole” (Paolo Ruffini)

 

“Di ambiguo fascino Trabocca di Tanti Cosi Progetti: è la bocca, aperto il sipario sul volto\maschera, a svelarsi luogo dell’azione scenica mentre una voce esterna recita un intenso, ironico e doloroso testo poetico vagamente beckettiano.” (Valeria Ottolenghi)

 

 

In questa Reggia, or son mill'anni e mille,

un grido disperato risonò.

E quel grido, traverso stirpe e stirpe

qui nell'anima mia si rifugiò.

 

La voce/borborigmo cerebrale/si infratta nella testa/recondite/parole/larvate nel cervello/nascoste tra le orecchie/mi sembra di sentirle/mulinare/son stanche oppure vive/comunque mano a mano/arrivano a piantarsi/nella bocca/inutili/all'orifizio stagnano/nell'anima si sciolgono/ne è pregna la saliva/pesante è deglutita

 

...

 

e come duri sassi/le inghiotto fino al cuore.

 

...

 

Parole dissennate/sul cuore rimbalzate/vi accanite, vi puntate/vi quattate/nel martoriato muscolo/minuscola rovina/un tumulo di talpa/ricopre la mia voce/che forte dentro strilla/lo spinge su la vetta/ma non raggiunge il fuori/si ferma sulla lingua/che tenta di baciarti/che tenta di parlarti

 

...

 

quando provi a baciarmi/non faccio/che percuoter la tua lingua/non c'è per nulla amore/Bocca a cuore: è un'altra misura/distanza oscura

 

Notte senza lumicino

gola nera d'un camino

 

soltanto

 

un gran frastuono/lo sento/forte forte/tra le orecchie/di fuori/soltanto/un gran silenzio/impossibile emettere alcun suono/inutile gridare/e gemere... non ci si può pensare

 

...

 

bocca ardita/bocca ardente/capace di niente/bocca ferita/da un fiume di parole/non escono mai fuori/taciute

riparate/ma dentro è tale il chiasso/che fuori sembra un suono

 

...

 

Parla, parla, parla

 

mi guardi e non capisci/allora io capisco/di non saper parlare

 

...

 

e allora ancora dentro/l'immobile ronzio/del mio gridarmi addosso/fermo come la morte/fermo come il silenzio/della feroce tomba/putedrinosa bocca

 

da secoli ella dorme

nella sua tomba enorme

 

corrotta cavità/calcata di parole/trabocchi verso il cuore/depositario cionco/dell'amoroso enigma/lo spinge sù la vetta/ma non raggiunge il fuori/si posa sulla lingua/fa finta di svelarsi/a mascherarsi è pronto/si insabbia nella bocca/ed è ancora silenzio.

 

Silenzio... silenzio

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